Una storia di gente di mare

 Silverio Vitiello

Due anni fa, quando i ponzesi che hanno studiato a Procida cominciarono a raccontarsi, Procida era stata appena designata capitale per la cultura del 2022. Silverio Vitiello, decano degli ex-studenti, dichiarò: “Agli amici procidani che hanno avuto il riconoscimento prestigioso di Città della Cultura, faccio tanti auguri; rappresentano tutte le isole. Auguro che tutto il mondo possa conoscere la cultura di Procida: ne ha da vendere!”


Silverio giunse a Procida qualche anno dopo aver concluso la scuola media; altri erano poco più che bambini, come dimostra la foto tenerissima di Umberto Matrone, ventotenese, in tuta da lavoro  nelle officine dell’Istituto Professionale per le Attività Marinare.




É perciò comprensibile che gli ex studenti nulla sappiano di chi abbia ideato, di chi abbia finanziato il progetto a cui hanno partecipato. Ne ricostruisce i passaggi Tobia Costagliola, procidano, capitano di lungo corso, storico della marineria.

Tobia Costagliola



É una storia che comincia sessant’anni fa. Procida dispone di due scuole superiori ad indirizzo nautico: l’Istituto Tecnico Nautico Caracciolo e l’Istituto Professionale per le Attività Marinare (IPAM); il primo offre un corso di studi quinquennale e forma gli ufficiali di marina mercantile, il secondo offre un corso di studi triennale e forma i padroni marittimi. Dopo il triennio professionale si può accedere all’ultimo biennio del nautico previo superamento di un esame. Le due scuole sono frequentate, oltre che dai procidani, anche da studenti della costa flegrea e da ischitani; tuttavia, l’IPAM è prossimo alla chiusura per carenza di iscritti.

A capo dell’Enem (Ente Nazionale Educazione Marinara) è Almerindo Manzo, procidano, socialdemocratico, attivamente impegnato nella formazione professionale della gente di mare; capisce che, se si vuole salvare l'IPAM, bisogna allargare il bacino d’utenza scolastica. Guarda con interesse alle isole di Ponza e di Ventotene, dove non vi sono istituti di istruzione superiore e la maggior parte dei ragazzi frequenta solo la scuola dell’obbligo, che all’epoca si conclude con le medie; la prosecuzione degli studi è riservata ai ragazzi di condizione agiata, che possono permettersi il mantenimento in collegio. Almerindo Manzo individua, quali destinatari della sua proposta di formazione, i ragazzi di Ponza e di Ventotene che abbandonano (o abbandoneranno, o hanno già abbandonato) la scuola dopo aver conseguito la licenza media; a loro, Manzo offre la frequenza del Professionale a Procida con la formula del convitto gratuito.




Delineata la fase progettuale, entra in gioco Arcangelo Esposito (secondo da destra nella foto) nella duplice veste di docente e di proprietario di due alberghi. Si reca sulle isole, cerca i suoi referenti che veicoleranno il progetto, illustrandolo ai compaesani e raccogliendo le iscrizioni. A Ponza il compito sarà svolto da Giuseppe Costanzo.

Giuseppe Costanzo

































.




 



Commenti

Posta un commento