TESTIMONI: GIULIANO VERNARECCI

 


 


-Giuliano, raccontaci di tuo padre Giovanni.
- Era nato il 12 settembre 1916; era agente di Pubblica Sicurezza e trascorse alcuni anni a Ponza, addetto alla sorveglianza dei confinati. Credo che abbia preso servizio a Ponza dopo il 1940 perchè fino a quella data fu a Cagliari, come prova una foto. Ma tu, Rita, come sei venuta in possesso della foto con dedica?
- L'ho trovata tra le foto della mia famiglia materna. Michele Regine era mio nonno. Tuo padre parlava degli anni trascorsi a Ponza?
-Spessissimo. Aveva stabilito buoni rapporti con i confinati, in particolare con Nenni.
-La foto con dedica è datata 22-12-1943; tuo padre era a Ponza quando arrivò Mussolini.
- Ne parlava spesso. Nel  pomeriggio del 28 luglio fu convocato dal suo superiore, che gli ordinò di recarsi in una villetta dove presto sarebbe arrivato un "personaggio"; gli fu detto che avrebbe dovuto occuparsi delle necessità dell'ospite. Mio padre raggiunse la casa che gli era stata indicata senza avere la più pallida idea di chi avrebbe incontrato; restò in attesa in una stanza e, dopo poco, entrò Mussolini. "Sorpreso, vero?" gli chiese. Poi si tolse la giacca, la piegò al rovescio e la appoggiò sulla sedia. Si sdraiò sulla rete del letto, che era ancora senza materasso. Mio padre chiese: "Eccellenza, ha bisogno di qualcosa?" Mussolini rispose che avrebbe gradito un bicchiere di latte di capra, purchè ve ne fosse a sufficienza per vecchi e bambini.

- Sei a conoscenza del fatto che Mussolini scrisse una lettera indirizzata al parroco di Ponza?
-Certamente. Mio padre ricevette la lettera e dei soldi e li consegnò al parroco, che avrebbe dovuto dire messe per Bruno, il figlio del duce caduto in guerra come aviatore. Mio padre raccontava anche che in quei giorni la sorveglianza sugli altri confinati e internati si intensificò: erano guardati a vista e avevano il divieto di avvicinarsi alla località in cui si trovava Mussolini.

Riguardo al plico che Mussolini inviò al parroco Dies, aggiungo:
1) Giuliano non sa che il parroco scrisse un opuscolo su tale argomento, dunque le notizie che riferisce provengono dal padre Giovanni;
2)Silverio Corvisieri attribuisce agli uomini della scorta la consegna del plico al parroco; in Zì Baldone fa il nome del maresciallo dei carabinieri Marini;
3)sulle finalità della lettera di Mussolini, leggi qui


Giovanni Vernarecci. La foto qui sopra è stata scattata a Cagliari in via Roma il 5 luglio del 1940; se ne può desumere che venne destinato a Ponza dopo questa data e comunque fino a 1943.

(Testimonianza raccolta nel 2013)

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