I luoghi del confino: via Umberto, via Scarpellini

 



Sulla destra di via Umberto si staglia la mole imponente del palazzo del Giudicato in cui si trovava la locanda Italia. Il giornalista Mino Maccari descrive in modo brioso ma non attendibile la locanda e, più in generale, la giornata dei confinati; il confino viene equiparato a una villeggiatura.
Parallela a via Umberto, in posizione sopraelevata, corre via del Bagno Vecchio; qui il confinato Ruggero Fabbri aprì una bottega in cui riparava pentole e ombrelli.

Più avanti la casa in cui Pietro Nenni trascorse il suo periodo di confino, ampiamente citata nei diari (ristorante Eea). Dalla terrazza Nenni vide l’arrivo di Mussolini; l’ex duce fu condotto in barca alla spiaggia di Santa Maria e fu sistemato in una palazzina sul mare (oggi Pensione Silvia). Lungo via Scarpellini c'erano una mensa (oggi b&b Mediterraneo) e l'abitazione di Maria Picicco, "la madre dei confinati".






 


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