Sandro Pertini e la nostalgia di Ponza

 


Sandro Pertini e la nostalgia di Ponza è il titolo dell'ultimo lavoro di Antonio De Luca, pubblicato da Graus; sarà presentato a dicembre a Napoli e successivamente a Ponza. Antonio ritorna su un tema che ha già trattato in Il Falegname e il Partigiano uscito nel 2016, in cui rievocò la permanenza di Pertini a Ponza, sulla via Nuova; ha fortemente voluto che lo spiazzo antistante la falegnameria Pacifico recasse traccia di quella permanenza e, al momento, la targa che ha fatto apporre è l'unico segno tangibile che identifichi La via del Confino.


Antonio appartiene alla generazione dei figli dei Balilla e dei Figli della Lupa; i racconti dei nostri genitori ci hanno fatto conoscere la Ponza del confino e hanno innescato curiosità che avremmo soddisfatto col tempo, attraverso letture e ricerche. Abbiamo messo sotto torchio i superstiti, gli abbiamo chiesto di raccontare, di indicare, di scavare nelle casse alla ricerca di foto e di lettere, e loro non si sono fatti pregare, ci hanno raccontato il confino in modo generoso, asciutto, rigoroso, scevro da protagonismi e da letture ideologiche. I loro racconti sono alla sezione  Testimoni di questo blog. Talvolta mi hanno preso sottobraccio e accompagnato sui luoghi, affinchè non commettessi imprecisioni nella localizzazione. Grazie ai Testimoni è stato possibile ricostruire la Via del Confino; i primi risultati li riportai su una mappa artigianale fatta su cartaforno:



  Sono passati dieci anni da allora; nel 2016 la Proloco di Ponza ha consentito di divulgare i risultati della ricerca attraverso una app e un sito web frutto di un progetto di alternanza scuola-lavoro.


Oggi Antonio De Luca aggiunge un'altra pagina a un capitolo della storia di Ponza; ha avuto il privilegio di accedere all'archivio dell'avvocato Luigi Sandolo che, al pari del collega avvocato Migliaccio, ebbe rapporti diretti con i confinati. 

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