Quella volta che, a Ischia ... (3)

 

Cena tra vecchi compagni di scuola a Le Forna, qualche anno fa

“Ci sono tre porti sicuri: Cartagena, giugno e luglio” diceva Andrea Doria (1468-1560).
E se è dicembre e a Procida si sono imbarcati gli studenti ansiosi di tornare a casa e festeggiare Natale in famiglia? Per fortuna dal 1854 c’è il porto di Ischia che, in quanto a sicurezza, nulla ha da invidiare a quello di Cartagine; è lì che i comandanti del Mergellina e del Falerno sostano, in attesa che la tempesta si plachi.


-Noi s’andava sempre a casa per Natale e per Pasqua- l’accento di Augusto Iodice è oramai toscano ma il racconto è ambientato da queste parti, nelle cinquanta miglia tra Procida e Ponza.
- Capitava che il mare fosse agitato e la nave sostasse a Ischia; noi gironzolavamo nelle strade intorno al porto, poi tornavamo a bordo, nel salone di seconda classe ma di dormire non se ne parlava proprio- prosegue.

Alesio 'u Mammone (foto di Antonio De Luca)

Tra i passeggeri della seconda classe c’è Alesio ’u Mammone, proveniente da Forio, che ha imbarcato il suo carico di merce. Alesio è versatile, passa dal commercio degli agrumi a quello delle cozze, dai fiori alla frutta; è il precursore del temporary shop ma nessuno lo sa, in quel salone di seconda classe. Alesio si avvolge nel suo cappottone, si accuccia su una panca, cerca di prender sonno …
- Ale’, corri, ti stanno rubando i limoni- urla uno. Alessio corre verso il garage della nave, torna, si riavvolge, sta per appisolarsi.
- Ale’, scetati, in prima classe ci sta una bella guagliona che ha chiesto di te- sussurra un altro.  Adda passa' 'a nuttata...



L’allegra brigata non restò a stomaco vuoto. Antonio “Gianco” Aversano ricorda: 

- A bordo c’era il furgone di Vincenzo Esposito che a Ponza, insieme alla moglie Ilda, gestiva un negozio di frutta; Vincenzo era sceso a Napoli per i rifornimenti natalizi e aveva caricato ogni ben di Dio: provoloni, salumi, stoccafisso… “Guagliu’, oggi siete tutti miei ospiti!” annunciò con voce tonante, e imbandì una ricca tavolata.-




Antonio Sogliuzzo e amica sul Falerno





Ormisda Scarogni durante un'esercitazione in officina




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