Historia di Ninetta-Barbaresca

 Domenica 14 settembre 2025 Ponza ha festeggiato i cento anni di da Ninetta, la puteca di alimentari, frutta, gastronomia  abbasce 'i Banchine.



Festa affollatissima, clima di elegante semplicità, ricco buffet, bella musica di Angelo Puddu, torta sontuosa, fuochi d'artificio e, soprattutto, la simpatia e la cordialità delle padrone di casa Silveria e Francesca D'Angelo e del loro staff.


Silveria e Francesca D'Angelo



Vincenzo Curcio e Mariantonia Romano


Silveria e Francesca sono nipoti di Vincenzo Curcio e di Mariantonia Romano, fondatori della puteca e capostipiti della dinastia dei Barbaresca. Vincenzo nasce a Ventotene nel 1887, Maria Antonia nasce a Le Forna nel 1894. Lui è marinaro (così è scritto nel certificato di matrimonio), lei pesca ed è bravissima, si è inventata un sistema di pesca con la rete legata a un mazzariello, funziona così bene che il punto di Cala Feola da cui l'attrezzo viene calato sarà chiamato Spaccata di Maria Antonia.
Vincenzo viene a caccia a Ponza. A chi gli chiede cosa contenga il carniere, Vincenzo risponde "gallinelle barbaresche "; oltre che volatili, Vincenzo cattura anche Mariantonia Romano. Si sposano il  27 ottobre 1912  alle nove e trenta; l'anagrafe popolare, l'unica che abbia validità a Ponza, li battezza i Barbaresca.


Vincenzo e Mariantonia hanno un piccolo veliero con cui raggiungono i porti della terraferma  e trasportano merce. Si dedicano a un'intensa attività riproduttiva: mettono al mondo un figlio ogni due anni secondo una periodicità abbastanza frequente all'epoca, da cui il detto Muglierema, 'na vota è priena, n'ata vota allatta, e nunn'a pozzo mai vattere. Hanno in tutto dodici figli due dei quali muoiono presto, di spagnola. Alcuni parti avvengono in navigazione, i neonati vengono deposti in una cassetta di legno, sopra uno strato di paglia. 
I Barbaresca non se la passano male, allevano due maiali all'anno e possono dare merce a credito ma Vincenzo vorrebbe emigrare, come fanno in tanti; Mariantonia non è d'accordo, cerca di convincerlo che, per trovare la Merica, basta impiantare un'attività commerciale a Ponza centro, al Porto. La spunta: i Barbaresca prendono in affitto un locale giù alle banchine di proprietà di Carmine Tagliamonte. La puteca apre il 14 settembre 1925.
Acrilico di Giosuè Coppa

Tutti i locali delle Banchine si sviluppano in lunghezza, constano di tre stanze con copertura a volta; i Barbaresca adibiscono la stanza d'ingresso al commercio di generi alimentari, destinano la parte interna a deposito e abitazione perchè non si può andare e venire da Le Forna, l'abitazione principale resta a Cala Feola ma serve un punto d'appoggio al Porto. 
Nella famiglia Barbaresca ognuno deve fare la propria parte; Mariantonia sta dietro al bancone, Vincenzo carica merce nelle ceste e va a venderla in giro, dà la voce: Femmene, ascite a dint' 'i palette, sta arrivando Vicienzo 'i Barbaresca. Se c'è da andare a prendere merce in terraferma i ragazzi si occupano della vendita, i genitori partono, caricano, tornano a Ponza, ormeggiano la barca 'i chiatto di fronte alla puteca, i figli scaricano.
Vincenzo muore nel 1944. Ogni figlio maschio ha oramai la sua barca e lavora autonomamente; Mariantonia figura come armatrice delle barche di famiglia ma oramai sta stabilmente in bottega, insieme alla figlia Nina Lina detta Ninetta. Mariantonia vuole per i figli nomi doppi, come il suo, dunque dodici figli e ventiquattro nomi.


Nina Lina Curcio detta Ninetta (1937-1987)

Un'altra puteca abbasce 'i Banchine è quella di Vittorio Scotti. La foto è tratta da LES ILES HEUREUSES- 1965


Negli anni Settanta la vecchia Barbaresca è depressa, il padrone delle mura vuole vendere, chiede ben tre milioni. Ninetta procede all'acquisto: la puteca è salva, Mariantonia può restare dietro al bancone fino all'ultimo (muore negli anni Ottanta).
Due dei tre figli di Ninetta, Silveria e Francesca, prendono in mano le redini della baracca, la adeguano ai tempi, si fanno affiancare da una valida squadra di collaboratori. Chi entra da Ninetta trova Francesca e Stefania al banco, Andrea al reparto frutta, Federico al magazzino, Silviera alla cassa. Dietro le quinte, in cucina, lavora Maria Cannella, che sforna le delizie del reparto gastronomia.








Per quelli che non hanno partecipato alla festa di compleanno, qualche foto del ricco buffet.










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